Isola di calore urbano

Cosa si intende per “effetto isola di calore urbano”?

L’effetto isola di calore urbano (UHI) è un fenomeno che si verifica quando la temperatura di una città è significativamente più elevata rispetto alla temperatura delle zone rurali circostanti, a causa dell’attività umana e dell’urbanizzazione. I fattori che contribuiscono a generare tale effetto sono identificabili in due categorie:

  • Fattori morfologici: forma della città;
  • Fattori antropogenici: funzioni e attività svolte nella città.

Le modalità attraverso cui questo fenomeno si manifesta sono le seguenti:

  • Assorbimento di calore: a causa di ampie distese di cemento, asfalto ed edifici, le aree urbane assorbono e immagazzinano calore dal sole;
  • Spazi verdi ridotti: edifici e infrastrutture sostituiscono la vegetazione naturale, riducendo il numero di alberi e spazi verdi che forniscono ombra e raffreddamento;
  • Effetto Albedo: : le strade e i tetti sono a basso contenuto di albedo (riflettività), il che li rende più propensi ad assorbire la radiazione solare;
  • Calore di scarto: molte aree urbane generano calore di scarto, ovvero calore generato dai processi industriali, dai sistemi di condizionamento dell’aria e dai trasporti. Ciò contribuisce ad aumentare le temperature in queste aree;
  • Ventilazione ridotta: edifici alti e strutture urbane compatte possono ostacolare il naturale flusso d’aria, riducendo la ventilazione e impedendo la dissipazione del calore.

Le conseguenze dovute all’effetto dell’isola di calore sono molteplici e incidono sulla qualità degli ecosistemi e dell’ambiente urbano. Infatti, la cappa generata dal picco di temperatura in città comporta una serie di effetti a cascata: un elevato consumo di energia per il raffreddamento che provoca un conseguente inquinamento atmosferico, producendo malessere psico-fisico e un inevitabile danno economico. Agendo sui singoli elementi che compongono le aree urbane si è in grado di migliorare la pianificazione urbana e promuovere città sostenibili e vivibili per le generazioni presenti e future.

Strategie e certificazioni di sostenibilità per mitigare l’effetto Isola di calore urbano.

Le strategie per mitigare l’effetto isola di calore urbano sono molteplici, tra le maggiori si individuano:

  • Aumento delle aree verdi: l’implementazione di parchi, giardini urbani, tetti verdi e giardini verticali fa abbassare le temperature urbane. Le piante offrono ombra, riducendo così la temperatura superficiale e attraverso l’evapotraspirazione rilasciano umidità nell’aria, contribuendo al raffrescamento dell’ambiente;
  • Utilizzo di materiali ad alta riflettanza: la sostituzione di materiali tradizionali delle pavimentazioni e delle coperture degli edifici con materiali ad alta riflettanza solare (albedo) che riducono l’assorbimento di calore e quindi la temperatura delle superfici urbane;
  • Raffrescamento passivo degli edifici: l’orientamento ottimale degli edifici, l’uso di ventilazione naturale e l’isolamento termico migliorano il comfort interno degli edifici, riducendo la dipendenza dai sistemi di climatizzazione; ciò non solo abbassa le temperature interne, ma riduce anche il carico energetico complessivo della città;
  • Infrastrutture blu-verdi: l’integrazione di soluzioni basate sull’acqua come fontane, laghetti artificiali e infrastrutture verdi crea microclimi freschi e confortevoli. L’acqua ha la capacità di raffreddare l’ambiente attraverso l’evaporazione, mentre le aree verdi migliorano la qualità dell’aria e riducono l’effetto UHI.

Le certificazioni di sostenibilità come LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) e BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method) svolgono un ruolo fondamentale nella promozione di queste strategie. LEED, ad esempio, fornisce crediti per l’implementazione di tetti verdi, l’utilizzo di materiali ad alta riflettanza e la creazione di spazi verdi: questi crediti incentivano i progettisti e i costruttori a integrare misure sostenibili nei loro progetti. Allo stesso modo, BREEAM premia gli edifici che adottano misure per ridurre l’impatto ambientale, migliorare la biodiversità e utilizzare materiali sostenibili. Entrambe le certificazioni promuovono la creazione di ambienti urbani più sostenibili e resilienti, riducendo l’impatto dell’effetto Isola di calore urbano.

La tassonomia europea fornisce un sistema di classificazione che identifica le attività economiche sostenibili, rappresentando uno strumento fondamentale per guidare gli investimenti verso progetti e tecnologie che contribuiscono alla mitigazione del cambiamento climatico e all’adattamento alle sue conseguenze, incluso l’effetto UHI. La tassonomia incentiva gli investimenti in iniziative che riducono le emissioni di gas serra e migliorano la sostenibilità urbana, facilitando l’accesso a finanziamenti agevolati per progetti che rispettano criteri ambientali rigorosi. Questo sistema mira a indirizzare il flusso di capitali verso attività che possono avere un impatto positivo sull’ambiente, promuovendo pratiche di costruzione e urbanizzazione più sostenibili.

Verso città più fresche e sostenibili: conclusioni sull’Isola di calore urbano.

L’effetto isola di calore urbano rappresenta una sfida cruciale per le città moderne poiché minaccia il benessere ambientale e la qualità della vita degli abitanti. La combinazione di fattori morfologici e antropogenici delle città contribuisce a creare un microclima urbano significativamente più caldo rispetto alle zone rurali circostanti, con conseguenze negative per l’ambiente e per la salute umana; per mitigare questo fenomeno è fondamentale adottare strategie mirate e innovative atte a ridurre le temperature urbane.

In definitiva, affrontare l’effetto isola di calore urbano richiede un approccio integrato che coinvolga pianificazione urbana, innovazione tecnologica e politiche di sostenibilità. Solo attraverso uno sforzo concertato possiamo garantire città vivibili e resilienti per le generazioni future, contribuendo al contempo alla lotta contro il cambiamento climatico.

RIBERT SENZOGA Project Manager

RIBERT SENZOGA

Project Manager

ti è piaciuto questo articolo?

condividilo

LinkedIn
WhatsApp
Twitter
Facebook

Candidati per

SUSTAINABILITY ENGINEER/ARCHITECT